Veronica Bisesti

Napoli 1991
Vive e lavora a Napoli
Studio visit di Chiara Pirozzi
5 ottobre 2023

Veronica Bisesti è una giovane artista che dimostra e conferma una profonda crescita sia sotto l’aspetto della ricerca sia nella produzione. Recentemente protagonista di una mostra personale negli spazi della galleria Alfonso Artiaco di Napoli, è possibile riconoscere nel suo lavoro una maggiore coerenza d’intenti e d’indagine rispetto a quanto già evidenziato nel precedente studio visit. Nello specifico, la sua ricerca prosegue e matura il suo interesse verso le categorie del femminile che, attraverso le ispirazioni provenienti dalla Storia e dalla letteratura, divengono il movente di possibili rivoluzioni sociali e culturali. Da diverso tempo al centro del suo lavoro è la figura di Christine De Pizan (1364-1430), autrice del libro intitolato La città delle dame. Il testo, rivoluzionario per l’epoca, oltre a essere il fulcro intorno al quale ruota il progetto personale presentato da Alfonso Artiaco è stato anche il terreno su cui attivare un percorso di dialogo e conoscenza con l’artista Mathelda Balatresi (Carcare, Savona, 1937) in occasione della mostra intitolata Di fulmini, dame e altre storie, realizzata al museo Madrenel 2022 in cui le due artiste, distanti per generazione, hanno realizzato un progetto espositivo figlio di una lettura delle rispettive ricerche.

L’indagine di Veronica Bisesti si inserisce in una ricerca, nazionale e internazionale, di consolidata consapevolezza rispetto alle tematiche legate al femminismo; tale indagine è condotta considerando il gesto artistico come atto poetico in grado di attivare processi di sensibilizzazione nella società, una visione mitigata dalla interdisciplinarità ma non per questo meno incisiva e pregnante. Nei lavori di Bisesti sussiste, difatti, una fusione di discipline e di tecniche, concettuali e formali, che rende le sue opere particolarmente stratificate a livello contenutistico e al contempo accessibili anche a un pubblico non specializzato. La capacità di raggiungere un’ampia platea rappresenta di certo una caratteristica di grande impatto e rilevanza. L’artista muove dal disegno e dalla pittura figurativa e giunge al segno astratto che ingloba i personaggi rappresentati come rapiti da costellazioni o buchi neri. In questo processo narrativo, Bisesti innesta la pratica della scultura e dell’installazione con sperimentazione di tecniche e materiali.

Attualmente l’artista sta lavorando a un progetto, esito di un periodo di residenza, concepito appositamente per la Biennale di Gubbio, a cura di Spazio Taverna (Ludovico Pratesi e Marco Bassan), che avrà luogo a partire dal 15 ottobre 2023. Per l’evento, intitolato Imagina, Veronica Bisesti sta preparando un progetto diffuso sul territorio della città in cui attivare un processo relazionale fra la comunità e le maestranze artigiane locali. Attraverso il cucito costruirà una costellazione fatta di stendardi lungo le vie della città.

L’artista riesce a muoversi e a mantenere la giusta dose espressiva nelle piccole e nelle grandi dimensioni, avendo sempre una particolare attenzione nella lettura dei luoghi che ospitano le opere, come dimostrato nei wall drawing in cui si segnala un buon equilibrio fra la forza del gesto e la proposta di un immaginario onirico e simbolico convenzionalmente riconoscibile. La sua poetica dovrà avere la capacità di permeare sempre più i temi finora indagati rafforzandosi nell’interessante dialogo fra letteratura, Storia e arte, confermando il portato teorico proposto in fieri, proponendone evoluzioni e nuovi scenari.

Foto Grafiluce
Foto Grafiluce