Nel ’48, finita la guerra, la Quadriennale riemerge alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna sotto la più generica denominazione di “Rassegna Nazionale d’Arti Figurative”. La gestione è commissariale e affidata a Francesco Coccia, ma l’intento della rassegna rimane sostanzialmente immutato. La mostra continua ad assolvere una funzione di ricognizione periodica delle arti visive in Italia, in tutti i filoni della ricerca e della produzione artistica contemporanea.
La V Quadriennale è un’edizione di transizione che tuttavia riesce a captare le forze principali del dibattito artistico del periodo, alimentato da astrattisti, realisti e neocubisti.