Il Casino nobile

Il Casino nobile è il principale edificio che sorge all’interno del parco di Villa Carpegna. Di origini secentesche, ha conosciuto diverse trasformazioni nel corso dei secoli. Voluto dal cardinale Gaspare di Carpegna, Vicario di Roma dal 1671 al 1714 e importante collezionista d’arte, nasce come residenza agricola e di rappresentanza. Il progetto è commissionato a Giovanni Antonio De Rossi, architetto del tardo barocco romano.

L’edificio è formato da un corpo centrale a pianta rettangolare fiancheggiato da due ali simmetriche e si articola su tre piani, per una superficie totale di circa 800 mq. Coevi alla costruzione della villa sono gli affreschi che decorano la galleria al primo piano, opera di Francesco Garoli, raffiguranti le tenute dei Carpegna nel Montefeltro, incorniciate da balaustre e colonne dipinte secondo una soluzione compositiva di gusto neo-rinascimentale.

Il primo intervento di ristrutturazione del complesso risale alla seconda metà dell’Ottocento, con la decorazione di tre vani al piano terra. Tra questi il più interessante è senza dubbio il “saloncino dipinto alla pompeiana”, così denominato perché ispirato alle pitture romane venute alla luce alla fine del Settecento a Pompei ed Ercolano.

Agli inizi del Novecento la villa viene acquistata dalla baronessa olandese Caterina von Scheyns, nobildonna colta e anticonformista, che abiterà l’edificio sino all’anno della sua morte, avvenuta nel 1937, operandovi modifiche sostanziali. All’esterno i prospetti vengono dipinti di rosso e ornati da motivi floreali bianchi di gusto liberty. L’androne viene dotato di un pavimento musivo e di una decorazione a tempera con figurazioni vegetali. Con la von Scheyns, la villa diviene un vero e proprio salotto internazionale aperto a personalità come Guglielmo Marconi e Monsignor Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII.