Gabriella Ciancimino

Palermo 1978
Vive e lavora a Palermo
Studio visit di Chiara Pirozzi
25 febbraio 2024

Dopo diversi anni trascorsi in giro per il mondo con l’intento di portare avanti una ricerca itinerante e multidisciplinare in grado di fondere l’esperienza personale con lo studio sul territorio, Gabriella Ciancimino è tornata a vivere e a lavorare stabilmente a Palermo. La scelta di realizzare un nuovo studio visit con l’artista, dopo quello a cura di Daniela Bigi, nasce dalla volontà di approfondire alcuni progetti, nel precedente scritto solo annunciati, e di cui ritenevo importante capire gli esiti ma anche di conoscere la sua pratica attraverso l’approfondimento in studio.

Le opere di Ciancimino si presentano spesse volte come ambienti dal forte impatto percettivo, soprattutto quando l’artista agisce con gli interventi di wall painting, a lei congeniali, che catturano l’interesse dell’osservatore sia per le ampie dimensioni e per la percezione avvolgente sia per i più piccoli dettagli di cui si compongono. Le dimensioni del macro e del micro, che agiscono all’unisono nei suoi lavori, rappresentano non solo una caratteristica formale ma anche contenutistica. L’artista, difatti, agisce a partire dall’analisi di ampi temi sociali, storici, antropologici ed ecologici, che riescono poi a fondersi con l’interpretazione di eventi contingenti. In questi termini, ad esempio, approfondisce studi di fisica quantistica applicata a tecniche bioenergetiche per giungere a forme di analisi e interpretazione della cosiddetta ecologia sociale. La relazione fra arte e scienza, fra ecologia e Storia e fra linguaggio e disegno rappresenta un ambito su cui molti artisti delle ultime generazioni stanno lavorando, soprattutto nel contesto internazionale. Tra i temi cardine della ricerca di Ciancimino vi è certamente quello relativo al rapporto fra uomo e natura elaborato non esclusivamente in modo simbolico e universale bensì in forme attive di resistenza sociale e culturale. Per l’artista, le forme di vita che fanno capo alla botanica offrono strategie di sopravvivenza, modelli di condivisione e d’interpretazione.

In questi mesi l’artista è protagonista di una mostra personale dal titolo Il fuoco non ha ombra ospitata negli spazi della Galleria Gilda Lavia di Roma: un’opera site-specific che riveste di cartone le sale della galleria, materiale non nuovo per l’artista, e in cui si aprono squarci pittorici e disegni, oltre all’inedita presenza di sculture a pavimento che, in forma nuova, propongono l’immaginario dell’artista nella tridimensionalità. La mostra è stata accompagnata dalla presentazione dell’autobiografia dell’artista dal titolo Radio Fonte Centrale. Il sottotitolo della mia vita edita da Europa Edizioni. Ciancimino è attualmente impegnata nella realizzazione di un nuovo progetto sull’idea di architettura partecipata proposta da Giancarlo De Carlo, che verrà presentato alla prossima fiera Arco di Madrid.

Una ricerca che si concretizza in processi puntuali e metodici, dunque, che partono da uno studio intenso dei temi e dall’utilizzo del disegno e della forma scritta come azioni di trasferimento e traduzione di messaggi. I progetti più evocativi restano gli interventi ambientali in cui l’artista esprime a pieno la sua pratica mentre, ancora aperta resta la sfida sulle forme scultoree. Nel corso della sua attività Gabriella Ciancimino ha mostrato una crescente maturità sia per gli interessanti contenuti proposti sia per la capacità di far aderire l’opera allo spazio espositivo. Si sottolinea inoltre la forza espressiva del disegno che non tradisce una costante delicatezza e una serrata relazione con la forma testuale.

Foto di Giovanni De Angelis