26 giugno – 31 luglio 2013

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mostra di Pietro Fortuna
a cura di Guglielmo Gigliotti
Catalogo Rubbettino

Un gruppo di opere e video realizzati appositamente per l’occasione fanno da contorno all’opera che l’artista Pietro Fortuna ha donato alla Quadriennale di Roma. Il termine greco Ágalma preso a titolo, etimologicamente dono e ornamento, offre la chiave sia per indicare la motivazione dell’evento espositivo (un dono) che per introdurre il visitatore nel complesso universo formale dell’artista.

Con questa esemplare raccolta di opere Fortuna offre la traccia di un singolare percorso tematico ben testimoniato nel catalogo della mostra, edito da Rubbettino. Scrive Guglielmo Gigliotti, curatore della mostra: «Da bambino Fortuna temeva che a una minima sollecitazione i suoi occhi potessero cadere all’interno. Da adulto non si è tradito: le sue sono rivelazioni rovesciate, vertigini oggettive, collassi di voli, per un’indagine attorno a ciò che rimane della realtà quando la liberiamo dai vincoli dell’interpretazione. E’ un’arte portata al limite e al contempo rifondativa (l’essenza ultima delle cose è anche la prima)… Un gesto d’amore estremo per questa cosa tra le cose, l’arte, due sillabe che emozionano e che interroghiamo da millenni».

Negli ambienti di Villa Carpegna, sede della Quadriennale di Roma, sono allestite anche bacheche con documentazione antologica di libri, testi e fotografie concernenti l’attività artistica di Pietro Fortuna e la storia di Opera/Paese, spazio multidisciplinare da lui fondato nel 1996 a Roma.

La mostra si svolge con il contributo della galleria Giacomo Guidi Arte Contemporanea.

Apertura fino al 31 luglio, con visite su appuntamento.

Per informazioni sulle visite:
06.9774531
relazioniesterne@quadriennalediroma.org