Et in Arcadia ego

Et in Arcadia ego è stata una residenza per artisti ucraini in dialogo con artisti italiani organizzata dalla Fondazione La Quadriennale di Roma, su invito del Ministero della Cultura, realizzata con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Lazio, Fondazione di Sardegna, IED Cagliari.

L’iniziativa nasce dalla volontà di contribuire a mettere in atto azioni concrete di sostegno a giovani autori la cui crescita artistica e il cui impegno professionale all’interno del proprio Paese stanno conoscendo un periodo di grande sofferenza. Gli artisti ucraini invitati a prendere parte alla residenza sono Dasha Chechushkova (Odessa 1999), Danylo Halkin (Dnipro 1985), Mykola Ridnyi (Kharkiv 1985), Sasha Roshen (Kharkiv 1996), Anastasiia Dytso (Odessa 1998), Kyrylo Karalyus, che vive a Berlino; gli artisti italiani, Edoardo Aruta (Roma 1981), Caterina Morigi (Ravenna 1991), Giulia Casula (Cagliari 1977), Ambra Iride Sechi (Las Piassas 1992), accompagnati dalle curatrici Valeriia Pliekhotko e Sonia Yukhymova.

La residenza si è svolta in luoghi di grande bellezza, il castello di Santa Severa a Santa Marinella e l’ex Manifattura Tabacchi a Cagliari, due città accomunate dall’affaccio sul mare, elemento naturale che lambisce per lunga parte il confine sud dell’Ucraina, peraltro al centro di particolari tensioni. E proprio dalla tensione tra sofferenza e salvezza, tra guerra e lontananza è emerso il titolo della residenza Et in Arcadia Ego, che ha prodotto come elaborato finale un catalogo, che è anche un diario.